Montone

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Rocca d'Aries

3_BigRocca Aries

La rocca d’Aries, nei pressi di Montone, ha origini molto antiche, fu eretta dalla famiglia Fortebracci sui resti di un antico fortilizio a difesa della primitiva popolazione.
La rocca ha subito nel tempo le vicende storiche di Montone, assumendo nei secoli una funzione difensiva e residenziale, ma dal Cinquecento si è resa indipendente dalla cittadina umbra.
A pianta rettangolare, con torre circolare su un lato, ha subito diversi interventi per essere adattata a scopi abitativi, nonostante mantenga ancora intatta la massiccia struttura fortificata.
Già dall’anno mille se ne hanno notizie, ma è dal 1376 che la rocca comincia ad intrecciare la sua storia con la famiglia Fortebracci.
In quell’anno Oddo III, padre del famoso Braccio, la conquistò, riportandola sotto l’egemonia della vicina Città di Castello.
Dopo pochi anni i magistrati perugini, rimpossessatisi della proprietà, decisero di far diventare rocca d’Aries molto più massiccia per renderla inespugnabile, affidando la direzione dei lavori, viste le sue grandi capacità, a Oddo III Fortebracci.
Nel 1380 la struttura era terminata, e negli anni successivi fu sempre contesa tra Perugia e Città di Castello, perché considerata difficilmente attaccabile.
Nel XV secolo diventò possedimento di Braccio Fortebracci, che nel frattempo divenne signore assoluto di gran parte dell’Umbria. Vi soggiornava spesso la sua famiglia, in particolare la moglie Nicola Varano.
Nel Cinquecento la proprietà della rocca passò alla famiglia Bentivoglio, e le notizie successive sono del 1596, anno in cui la fortezza fu attaccata da seicento banditi che, in quel periodo, scorrazzavano per tutto il territorio eugubino, creando una serie infinita di danni.
Intanto cambiarono anche i proprietari della rocca, dai Bentivoglio era stata venduta per 15.000 scudi romani al conte Giambattista Cantalmaggi e da questo, per diritti ereditari, passò alla famiglia Della Porta. Negli anni ottanta del Novecento apparteneva ancora a questa famiglia quando fu comprata dalla Regione Umbria.
La vita piena d'avvenimenti di questa vecchia signora ha lasciato il segno.
L'antica Aries, pur nelle sue modeste dimensioni, vanta un cospicuo patrimonio artistico che si rivela nelle sobrie architetture di palazzi e chiese come nelle opere d'arte custodite nel museo civico di San Francesco.